Cerimonia detta “ il Sit Shamshi ”
Sb 2743 Sully sala 10 vetrina 13 Questo vassoio di bronzo rappresenta un alto luogo comparabile a quelli che
utilizzavano i Cananei.
Il termine Sit Shamshi, ‘sol levante’,evoca un culto reso al dio-sole Shamash.
Sit Shamshi e dio-sole Shamash
A lato dei sacerdoti accovacciati sono erette delle stele, delle bacinelle e un boschetto sacro. Degli elementi del culto semitico circondano qui le ziqqurat mesopotamiche. Due personaggi sono accovacciati uno di fronte all’altro. Uno tende le sue mani aperte verso il suo compagno che versa l’acqua delle abluzioni. Dietro il personaggio in fondo, notate la grande giara per la riserva dell’acqua e gli alberi sfoltiti che fanno pensare ad asherìm, palo sacro.
Sit Shamshi, alto luogo e Cananei
Durante il periodo dei giudici, gli israeliti apostati “si misero a servire i Baal e i pali sacri [gli Asherìm]” (Giudici 3:7, nota). Ashérah era la dea cananea della fertilità (2 Re 13:6, nota). Israele e Giuda non tennero conto del divieto divino formale d’innalzare delle colonne sacre (Deuteronomio 16:21). Essi ne eressero sopra “ogni collina elevata e sotto ogni albero lussureggiante” secondo un’espressione frequente. Questi oggetti di culto erano associati a delle orge sessuali di una grande immoralità, cos aindicata dalla menzione di ‘prostituti sacri’. – 1 Re 14:23